Pretendete di non implorare ciò che vi viene di diritto.
I boss nei loro memoriali di denuncia con scherno supremo scrivono di me "noto romanziere", cioè "noto contaballe", magari anche un po' omosessuale, offesa massima per i camorristi.
Non lavorare per anni ti trasforma, essere trattati come mezze merde dai propri superiori, niente contratto, niente rispetto, niente danaro, ti uccide.
Se c'è stata resistenza nella mia terra e se io, nel corso degli anni, sono riuscito ad avere una qualche coscienza antimafia, lo devo ad alcune figure di Chiesa.
La vita del diritto è diritto alla vita.
La parola non può cambiare le cose ma almeno ci prova.
Chi ha diritto, non ringrazia.
Misero l'uomo che a giustificazione del proprio operare non altro sappia invocare che il proprio diritto.
La violazione del diritto avvenuta in un punto della terra è avvertita in tutti i punti.
Quando i diritti dell'uomo non c'erano ancora, li aveva il privilegiato. Questo era inumano. Poi fu stabilita l'eguaglianza, in quanto si tolsero al privilegiato i diritti dell'uomo.
Se è un dovere rispettare i diritti degli altri, è anche un dovere far rispettare i propri.
Molti diritti sono doveri ben mascherati.
Quello che vogliamo realmente è il diritto di avere ragione e il diritto di avere torto.
Esistono diritti non scritti, ma più sicuri che tutti gli scritti.
L'uomo non è entrato in società per diventare peggiore di quanto fosse prima né per avere meno diritti, ma per avere quei diritti meglio garantiti.