Non c'è vergogna a protestare contro la cattiva sorte.— Roberto Saviano
Non c'è vergogna a protestare contro la cattiva sorte.
Verità e potere non coincidono mai.
La parola non può cambiare le cose ma almeno ci prova.
I boss nei loro memoriali di denuncia con scherno supremo scrivono di me "noto romanziere", cioè "noto contaballe", magari anche un po' omosessuale, offesa massima per i camorristi.
Il presidente Napolitano - e gliene sono profondamente grato - ha sempre mostrato sollecitudine nei miei confronti.
L'eroina. La droga dei miserabili.
L'infelicità è molteplice. La sfortuna della terra è multiforme.
Quando c'è bisogno di toccar ferro o legno, ci si accorge che il mondo è fatto di alluminio e plastica.
La più grande sfortuna è una fortuna che non cessa mai.
A nessuno la fortuna pare tanto cieca quanto a coloro che non ne sono beneficati.
Per raggiungere la serenità interiore, è bene non trascurare quel che c'è di favorevole e di buono negli avvenimenti che ci capitano contro la nostra volontà, oscurando e bilanciando il peggio con il meglio.
La peggior sfortuna che possa capitare a un uomo comune è di avere un padre straordinario.
Conosco un ciclista di Rovigo così sfortunato che quando stava per battere il record dell'ora di Moser e' scattata l'ora legale.
Le cose vanno bene in modo da andare male.
Sfortuna: unica spiegazione possibile del proprio fallimento.
Io non ho mai sentito un uomo mattiniero, gran lavoratore, prudente, attento nei suoi guadagni, e rigorosamente onesto, che si lamentasse della cattiva fortuna.