Non c'è vergogna a protestare contro la cattiva sorte.
Pretendete di non implorare ciò che vi viene di diritto.
Il cartolaio di Casal di Principe mi sfotte divertendosi a sistemare "Gomorra" nel settore fiabe, accanto a Biancaneve e Cappuccetto Rosso.
L'eroina. La droga dei miserabili.
Impegnarsi vuol dire soprattutto rischiare. Non solo la vita, ma la propria serenità.
Che cosa dovrebbe dire allora uno di fronte ad ogni avversità? Io ho fatto pratica per questo, io mi sono addestrato per questo.
La sfiga è un'amante fedele e non ti abbandona neanche quando sei nella merda.
Prima o poi, la peggiore combinazione possibile di circostanze è destinata a prodursi.
È cosa disdicevole il lusingare le persone che sono nell'avversità.
La felicità è fatta di sventure evitate.
Consoliamoci nelle sventure con la memoria dei beni nei tempi passati e con la coscienza che non è possibile fare che ciò che è stato non sia stato.
A nessuno va male per molto tempo, se non per colpa sua.
Anche la sfortuna è mutevole. Forse sarà, forse non sarà, nel frattempo non è; tu spera nel meglio.
Alcuni di noi possono essere degli esempi che mostrano come andare avanti e crescere, e altri sfortunatamente, non lo dimostrano e finiscono per essere degli esempi solo perché devono scomparire.
Troppo facilmente si dà del birbante, a cui la sorte è contraria, come del galantuomo a cui la sorte sorrise.