Non sono un pessimista. Accorgersi del male dove esiste, a mio parere, è una forma di ottimismo.
Le circostanze spezzano le ossa di un uomo; ma non è mai stato dimostrato che esse spezzino l'ottimismo di un uomo.
Questo nostro mondo è diviso in vincitori e vinti, dove i primi sono tre e i secondi tre miliardi. Come si può essere ottimisti?
L'ottimismo è la frenesia di sostenere che tutto va bene quando tutto va male.
L'ottimista è un imbecille felice, il pessimista un imbecille infelice.
Pessimista per principio, ottimista per temperamento... è possibile essere l'uno o l'altro. Come? Non correndo mai rischi inutili e minimizzando i rischi che non puoi evitare. Questo ti permette di giocare allegramente, senza farti turbare dalla certezza del risultato.
L'ottimismo è il profumo della vita.
Ogni ottimista si muove nel solco del progresso, affrettandolo, mentre i pessimisti vorrebbero mantenere fermo il mondo.
Improntare il giornale a ottimismo, fiducia e sicurezza nell'avvenire. Eliminare le notizie allarmistiche, pessimistiche e deprimenti.
Non penso che i nostri film degli anni '80 abbiano fatto male ai ragazzi: noi infondevamo ottimismo. Oggi pare sia sbagliato anche essere ottimisti, ma io non faccio parte di questa generazione disfattista.
L'ottimismo è una forma di coraggio che dà fiducia agli altri e conduce al successo.