Il pessimista è uno che ha conosciuto bene un ottimista.
Un'oncia di lealtà vale un chilo di bravura.
Come mai le persone passino così tanto tempo ingannando deliberatamente se stessi col creare alibi per coprire la propria debolezza, è sempre stato per me un mistero. Lo stesso tempo, se usato in modo diverso, sarebbe sufficiente a curare la debolezza, e allora non sarebbe necessario nessun alibi.
Il conio della saggezza è sapere che il resto è ruggine, e che la vera vita si trova nell'amore, nelle risate, e nel lavoro.
Martire: Uno che è disposto a sacrificare gli altri per la sua "causa".
L'ottimismo è una forma di coraggio che dà fiducia agli altri e conduce al successo.
Ci sono due modi di vivere la vita. Uno è pensare che niente è un miracolo. L'altro è pensare che ogni cosa è un miracolo.
L'ottimismo è la frenesia di sostenere che tutto va bene quando tutto va male.
Ogni fede viene messa alla prova mediante i suoi effetti pratici nella vita. Se è vero che l'ottimismo permette al mondo di andare avanti e che il pessimismo lo rallenta, allora è pericoloso propagare una filosofia pessimista.
Ottimismo: la dottrina o il credo che tutto sia bello, incluso ciò che non lo è.
L'ottimista è altrettanto décadent del pessimista e forse ancora più dannoso.
L'ottimismo è un surrogato della speranza, di cui la propaganda ufficiale si riserva il monopolio. Approva tutto, subisce tutto, è per eccellenza la virtù del contribuente.
Pessimista per principio, ottimista per temperamento... è possibile essere l'uno o l'altro. Come? Non correndo mai rischi inutili e minimizzando i rischi che non puoi evitare. Questo ti permette di giocare allegramente, senza farti turbare dalla certezza del risultato.
L'ottimismo con cui possiamo guardare alla vicenda umana è l'ottimismo della redenzione, cioè della croce e della resurrezione.
"Che cos'è l'ottimismo" diceva Cacambo ? "Ahime!" disse Candido "è la smania di sostenere che si tutto va bene quando si sta male".