A volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane.
Ai lutti succedono presto o tardi eventi lieti, è legge della vita.
La scuola e l'università dovrebbero servire a far capire che nessun libro che parla d'un libro dice di più del libro in questione; invece fanno di tutto per far credere il contrario.
L'eros è un programma che si svolge nei grovigli elettronici della mente.
D'un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima.
Rispetto alla lacerazione, l'ironia è l'annuncio di una armonia possibile; e rispetto all'armonia è la coscienza della lacerazione reale. L'ironia avverte sempre del rovescio della medaglia.
È un'illusione che la gioventù sia felice, un'illusione di coloro che l'hanno perduta, ma il giovane sa di essere infelice perché è pieno dei falsi ideali che gli sono stati instillati, e ogni volta che entra in contatto con la realtà è colpito e ferito.
I giovani d'oggi sono una generazione di sfigati: mangiano male, scopano male, si drogano male e ascoltano musica di merda, e anche quella la ascoltano male. Nei loro iPhone.
Se la gioventù è un difetto, essa è un difetto di cui ci liberiamo troppo presto.
La gioventù non ha età.
Il mondo muore di noia, l'impiego del tempo è letteralmente spaventoso. I giovani che si agitano un po' dovunque non se ne rendono forse conto, ma il loro vero problema non è né sociale né economico. A loro non interessa più nulla, ecco il fatto.
Nessun giovane crede che morirà mai.
Quale musica è più incantevole delle voci dei giovani, quando non senti quello che dicono?
Se desiderate infliggere una punizione perfida e crudele a un giovane, obbligatelo a tenere un diario ogni anno.
In gioventù vivere è godere, nella virilità lavorare, al di là di questa aspettar la morte.
Essere giovani vuol dire tenere aperto l'oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro.