L'aforisma è come l'asparago: il buono è nella punta.
La maggior parte della gente non sa quel che vuole, né si cura di saperlo.
Il radical-chic si struscia a destra, ammiccando a sinistra.
La ricchezza pesa, la povertà schiaccia.
La morale ci dice quello che dobbiamo fare. Il moralismo quello che vorremmo che gli altri facessero.
La stitichezza ha questo di bello: ci dà il senso della lotta e il piacere, poi, della vittoria.
È mia ambizione dire in dieci frasi quello che altri dicono in interi volumi.
Aforisma: forma ideale per recuperare la negatività mediante l'estetica.
Nel cuore di ogni aforisma, per quanto nuovo o addirittura paradossale voglia apparire, pulsa un'antichissima verità.
Il rifiuto aggressivo, ostinato del sistema. L'aforisma, ormai.
L'aforismo è ingegnoso, è eloquente, ma come tutti gli aforismi è una parte della verità, non tutta la verità. Per fare un aforismo, per formulare un dogma, bisogna tagliar troppe cose, arrotondar troppi spigoli; e la verità non è quasi mai né quadrata, né rotonda.
Aforisma. Saggezza predigerita.
L'aforisma è l'arte di condensare pensieri di saggezza (e non) in maniera tale da ingenerare la convinzione che solo una mente superiore sappia penetrarli.
L'aforisma sollecita il pensiero, sprona a nuove azioni e riflessioni. Forse è per questo che di norma si parla di aforismi e non di aforisma. Ogni aforisma chiede nuovi aforismi, successivi sviluppi di pensiero.
A nessuno dovrebbe essere consentito di scrivere più di un aforisma: non c'è anima così grande che non si possa esprimere con poche e precise parole.
Gli aforismi non devono essere verità "escogitate", ma illuminazioni istantanee che vengono dall'inconscio.