L'aforisma è come l'asparago: il buono è nella punta.
Chi non desidera la donna d'altri non la merita.
Fortuna è il nome che diamo al successo altrui.
Che routine l'eternità!
Quanta rassegnazione nella saggezza.
Com'è pesante la conversazione con la gente leggera!
Un aforisma ha poco fiato in corpo, ma gambe lunghe.
L'intento principale dell'aforisma non è quello di spiegare o dimostrare qualcosa, ma quello di colpire.
L'aforisma è l'arte di condensare pensieri di saggezza (e non) in maniera tale da ingenerare la convinzione che solo una mente superiore sappia penetrarli.
Se non altro l'aforisma ha il merito di far meditare chi lo formula.
Un aforisma non è mai un frammento. Che bel frammento può essere un romanzo di 880 pagine!
La riflessione è l'anima dell'aforisma. Ma anche la scrittura di aforismi è matrice di riflessioni.
A nessuno dovrebbe essere consentito di scrivere più di un aforisma: non c'è anima così grande che non si possa esprimere con poche e precise parole.
Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole.
Nel cuore di ogni aforisma, per quanto nuovo o addirittura paradossale voglia apparire, pulsa un'antichissima verità.
Frase rubata al tempo, all'incalzare della vita. Un aforisma segna un'emozione, una visione, una nascita, un gioco. Sempre un aforisma farà da epitaffio ad una morte.