Un aforisma ha poco fiato in corpo, ma gambe lunghe.
La burocrazia è un grattacielo senza ascensore.
Mai dire la verità. Si rischia che qualche sprovveduto ci creda.
L'ottimismo è il belletto che ricopre gli inestetismi del futuro.
L'attimo fuggente è l'unità di misura della vita.
L'unico modo di conservare intatte le proprie illusioni è quello di non averne.
Gli aforismi sono gli incantesimi della notte.
L'aforisma è l'arte di condensare pensieri di saggezza (e non) in maniera tale da ingenerare la convinzione che solo una mente superiore sappia penetrarli.
Un aforisma non si può dettare su nessuna macchina da scrivere. Ci vorrebbe troppo tempo.
L'aforisma da antico precetto medico si è trasformato in moderna pillola di saggezza esistenziale.
L'aforisma sollecita il pensiero, sprona a nuove azioni e riflessioni. Forse è per questo che di norma si parla di aforismi e non di aforisma. Ogni aforisma chiede nuovi aforismi, successivi sviluppi di pensiero.
Un segno di vecchiaia è l'inettitudine a creare aforismi. A settanta e oltre la natura ti ha già dato per morto, ti dà alle pale e agli angeli della reincarnazione. L'aforisma è un'illuminazione spermatica metafisica, tra i quaranta e i cinquanta è la sua età ideale.
Neanche la testa più fine è in grado di apprezzare come si deve l'arte di affilare massime, se non vi è stato egli stesso educato e non ha in essa egli stesso gareggiato.
Il rifiuto aggressivo, ostinato del sistema. L'aforisma, ormai.
Se scuoti un aforisma ne cade fuori una bugia e ti avanza una banalità.
L'aforisma è il potere che limita e rinchiude. Forma che ha forma di orizzonte, che è il proprio orizzonte. Da qui si vede anche in che cosa sia attraente, sempre ritratta in se stessa, con qualcosa di cupo, di concentrato, di oscuramente violento che la fa rassomigliare al delitto di Sade.