Quanta rassegnazione nella saggezza.— Roberto Gervaso
Quanta rassegnazione nella saggezza.
L'unica fedeltà sopportabile è quella allo stesso tipo di donna.
La massa non vuol essere amata, ma sedotta.
Non occorre che le religioni dispensino certezze: basta che diano speranze.
Niente allevia le nostre sofferenze come quelle dei nostri amici.
Il plagio è un atto di omaggio. Chi copia ammira.
La rassegnazione è il coraggio del dolore cristiano.
Quelli che passano la vita facendo rivoluzioni a metà non fanno altro che scavarsi la fossa.
La maggioranza degli uomini vive in quieta disperazione.
La cosa peggiore non è cadere, bensì non rialzarsi e giacere nella polvere.
Occorre molto tempo a una persona naturalmente fiduciosa per accettare l'idea che dopo tutto Dio non lo aiuterà.
Io, quando so di poter cambiare le cose, divento attiva come un ciclone. E, quasi sempre, riesco a cambiarle. Ma, quando so di non poterci far nulla, mi rassegno.
Seneca, alla domanda. "Qual è il miglior conforto nell'afflizione e nel dolore?" risponde: "Che l'uomo accolga ogni cosa come se l'avesse richiesta e desiderata".
Rassegnandosi, lo sfortunato consuma la sua sfortuna.
Non esistono condizioni meteo sfavorevoli, esistono uomini che si arrendono.
Non permettere a te stesso di essere scoraggiato da qualsiasi fallimento fintanto che hai fatto del tuo meglio.