Il voto è la politica del meno peggio.
Il bene che si dirà di noi dopo la nostra morte ci consolerà del male che si sarebbe detto della nostra vita se fosse durata troppo a lungo.
Che la pigrizia sia uno dei peccati capitali ci fa dubitare degli altri sei.
Se Dio fosse visibile, l'ateismo diventerebbe una fede.
La vita fa l'analisi, la morte si incarica della sintesi.
Un amico è colui per cui noi faremmo ciò che non faremmo per niente al mondo.
Voto. Simbolo e strumento della facoltà che ha ogni libero cittadino di dimostrarsi uno sciocco e di rovinare il proprio paese.
Non sempre chi ha ragione viene votato: e il motivo è lo stesso per cui è raro che l'onesto diventi ricco.
Se siete annoiati e disgustati dalla politica e non vi disturbate a votare, di fatto votate per gli arroccati establishment dei due principali partiti.
Avete tutto il diritto di stare a casa, se volete, ma non prendetevi in giro pensando di non votare. In realtà, non votare è impossibile: si può votare votando, oppure votare rimanendo a casa e raddoppiando tacitamente il valore del voto di un irriducibile.
Quanto meglio sarebbe se i voti si potessero pesare, anziché contare.
L'ideale dell'italiano è il voto segreto.
Il diritto di voto dovrebbe anche essere diritto di veto.
Se votare facesse qualche differenza, non ce lo lascerebbero fare.
Il suffragio popolare è un mito e su ciò credo che potremo essere tutti d'accordo; ma è un mito necessario ed il migliore che finora sia stato inventato.