È vissuto bene chi è potuto morire quando ha voluto.
Non bisogna perdere occasione alcuna di stare all'allerta.
I piaceri più grandi disgustano se non c'è varietà.
Vince due volte chi nell'ora della vittoria vince sé stesso.
Fa piacere vedere una macchia del sangue nemico.
Il fato non si accontenta di una sola calamità.
Per vivere soli si deve essere una bestia o un dio dice Aristotele. Manca il terzo caso: si deve essere l'una e l'altra cosa filosofo.
Non dobbiamo cercare di vivere a lungo, ma di vivere abbastanza; vivere a lungo dipende dal destino, dalla nostra anima vivere quanto basta.
Non ricordare il giorno trascorso e non perderti in lacrime sul domani che viene: su passato e futuro non far fondamento, vivi dell'oggi e non perdere al vento la vita.
L'uomo che vive più a lungo e quello che vive meno, quando muoiono, perdono la stessa unica cosa.
Meglio morire combattendo per la libertà che vivere da schiavi.
Certo, avere una donna che ti aspetta, che dormirà con te, è come il tepore di qualcosa che dovrai dire, e ti scalda e t'accompagna e ti fa vivere.
Si impara a vivere quando si impara a morire.
Tutti gli uomini vogliono vivere, ma nessuno sa perché vive.
Sei stato condannato alla pena di vivere. La domanda di grazia, respinta.
Davanti a uno che muore, la parola vivere suona oscena.