Tutti gli uomini vogliono vivere, ma nessuno sa perché vive.
Di regola, per riconoscere e ammettere spontaneamente, liberamente, il valore altrui, bisogna averne di proprio.
Il destino assomiglia al vento, poiché ci spinge rapidamente in avanti, oppure ci rigetta all'indietro; contro di ciò poco possono fare le nostre fatiche e i nostri sforzi.
La bellezza è una lettera aperta di raccomandazione che conquista subito i cuori.
Quando in sogni opprimenti e orribili l'angoscia tocca il grado estremo, è proprio essa che ci porta al risveglio, con il quale scompaiono tutti quei mostri notturni. La stessa cosa accade nel sogno della vita, quando l'estremo grado di angoscia ci costringe a spezzarlo.
Se noi potessimo mai non essere, già adesso non saremmo.
Vivere del proprio lavoro, una necessità; vivere del lavoro altrui, un'aspirazione.
Così io vivo nel mondo più come osservatore dell'umanità che come appartenente alla specie.
Noi non facciamo altro che prepararci a vivere, ma non viviamo mai.
Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita.
Non c'è nulla da dire: c'è solo da essere, c'è solo da vivere.
Se vivrai secondo natura, non sarai mai povero; se vivrai secondo le opinioni, non sarai mai ricco.
Vivere senza di lui sarebbe stato, per sempre, la sua occupazione fondamentale, e da quel momento le cose avrebbero avuto ogni volta un'ombra, per lei, un'ombra in più, perfino nel buio, e forse soprattutto nel buio.
Non vi è che un modo per essere felici: vivere per gli altri.
Non vive colui che non desidera altro che di vivere.
Per vivere soli si deve essere una bestia o un dio dice Aristotele. Manca il terzo caso: si deve essere l'una e l'altra cosa filosofo.