Vince due volte chi nell'ora della vittoria vince sé stesso.
La fortuna è come il vetro: più brilla e più e fragile.
Chi vigila anche quando è sicuro si salva dal pericolo!
A chi sta in alto la caduta è molto più facile che faccia male.
Non si può calzare la stessa scarpa su entrambi i piedi.
Ogni cosa destinata ad innalzarsi nasce dal punto più basso.
I veri vincitori non sono quelli al vertice, ma coloro che sono arrivati più lontano sulla strade più difficili. La tua vittoria non può arrivare mai ai titoli dei giornali. Ma tu la conosci, e questo è ciò che conta.
La guerra genera la guerra e la vittoria la sconfitta.
In guerra non ci sono sostituti della vittoria.
Rimanendo equanime nella felicità e nel dolore, nel guadagno e nella perdita, nella vittoria e nella sconfitta, affronta la battaglia della vita. Così non commetterai peccato.
I vincitori fanno la storia e i vinti la morale.
È un gioco il nostro, un gioco. È importante non prendere troppo sul serio la partita, perché così si rischia di perderla. Dobbiamo mantenerci flessibili, ma naturalmente è importante che si giochi tutti allo stesso gioco.
Un risultato superiore consiste nel conquistare intero e intatto il paese nemico. Distruggerlo costituisce un risultato inferiore.
Era tema costante di Totila il ritenere che il vizio e la rovina nazionale siano inseparabilmente connessi; che la vittoria sia il frutto della virtù morale e militare, e che il principe, e anche il popolo, siano responsabili dei crimini che essi trascurano di punire.
L'importante non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene.
Non da ogni palma della vittoria nascono noci di cocco.