Il genio è uno che sa fare una cosa anche senza sapere come si fa.
Basta con i fatti! Passiamo alle parole!
Facile essere Dio. Difficile è essere uomini.
Ho visto, e vedo, atrocità insopportabili in pace e in guerra. Ho visto, e vedo, esseri, uomini o animali sottoporsi al supplizio di vite strazianti, dolorose, invivibili. In tutto questo Dio non può permettersi il lusso di esistere.
Chissà perché quando un prete è un buon prete si dice che non somiglia per niente a un prete.
La buona educazione è l'unica forma d'ipocrisia accettabile.
La differenza fra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i dei limiti.
In ogni opera di genio riconosciamo i pensieri che avevamo scartato.
Dicono che il genio consista in un'illimitata capacità di aver cura dei dettagli.
Gli uomini si dividono in due categorie: i geni e quelli che dicono di esserlo. Io sono un genio.
Il genio è, tra le altre teste, ciò che è il carbonchio fra le pietre preziose: esso irradia luce propria, mentre gli altri riflettono solo la luce che ricevono.
Il genio non è altro che la fanciullezza richiamata a comando.
Il genio artistico agisce come quelle temperature estremamente elevate che hanno il potere di dissociare le combinazioni di atomi e di raggrupparli in un ordine assolutamente contrario, rispondente a tutt'altro tipo.
Forse il genio è un uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.
Il genio purtroppo non parla per bocca sua. Il genio lascia qualche traccia di zampetta come la lepre sulla neve.
Alcuni credono che il genio sia ereditario. Gli altri non hanno bambini.