La commedia è una tragedia evitata.
I ladri poveri sono ladri perché sono poveri. I ladri ricchi sono ricchi perché sono ladri.
Si ammette di avere quarant'anni soltanto dopo avere superato i cinquanta.
La televisione, al contrario del cinema (e del teatro), fa di tutto per impedirti di pensare. E ci riesce.
Credere in Dio, come negarlo, è presunzione assoluta.
Il teatro è una forma di felicità interrotta dall'esistenza.
Le persone su cui facciamo assegnamento, e le persone che fanno assegnamento su di noi, una commedia.
Gratta appena un po' sulla commedia e viene fuori il dramma, e viceversa. Tutto starebbe nel sapersi fermare in tempo.
Per quanto la commedia sia stata bella in ogni sua parte, l'ultimo atto è insanguinato. Alla fine ci gettano un po' di terra sulla testa ed eccoci sistemati per sempre.
La commedia può essere un modo catartico per affrontare un trauma personale.
La prima cosa a sparire quando un paese viene trasformato in uno stato totalitario è la commedia e i comici. Poiché le persone ridono di noi, non credo che capiscano davvero quanto siamo essenziali per la loro salute mentale.
La commedia non mi è piaciuta, però l'ho vista in condizioni sfavorevoli: il sipario era alzato.
I commedianti non son capaci di tener segreti; dicono tutto.
A una tragedia si partecipa. Una commedia la si guarda soltanto.