La gloria e la grandezza, chimere.
Mentre unico dovere è il non far male agli altri.
Chiunque cade nel malanno, non rimproveri altri, che se medesimo.
Il sacrificio di sé, affatto un atto di pazzia.
Lo stato è indubbiamente un patrimonio degli uomini d'affari.
Patria è dove si soggiorna e si lucra commodamente.
La gloria non è una presunzione. Non è una medaglia al valore. La gloria appartiene all'atto di essere costanti con qualcosa di più grande di te stesso, per una causa, per i principi, per la gente di cui ti fidi e per coloro che fanno affidamento su di te.
La gloria è come un cerchio nell'acqua, che non cessa mai di allargarsi, finchè, a furia di spandersi, si sperde nel nulla.
Come tutti sanno, il sapore della gloria è amaro.
La gloria è il risultato dell'adattamento di uno spirito alla stupidità nazionale.
La gloria degli scrittori, non solo, come tutti i beni degli uomini, riesce più grata da lungi che da vicino, ma non è mai, si può dire, presente a chi la possiede, e non si ritrova in nessun luogo.
L'umiltà e la carità vanno di pari passo. L'una glorifica e l'altra santifica.
La gloria, regal femmina, vuol sedurre e non esser sedotta.
Quant'è glorioso, ma quanto è insieme doloroso, essere eccezionali in questo mondo.
La gloria di colui che tutto move per l' universo penetra e risplende in una parte più e meno altrove.
Infelice colui che legge la sua gloria nello sguardo volubile del pubblico.