Mentre unico dovere è il non far male agli altri.
Onde interrogare qualche volta la coscienza, raccogliersi nello spirito o contemplar la natura, è senz'altro voglia di far niente.
Giacché chi è infamato una volta, non aspetti più perdono.
Chiunque cade nel malanno, non rimproveri altri, che se medesimo.
Perché ogni sorta di carità fomenta l'ozio e l'imprevidenza.
Felice e stimabile unicamente il ricco, e viceversa la povertà un delitto.
Forse nessun essere umano ha mai potuto fare il proprio dovere, riconosciuto e da lui anche riverito, in modo interamente non egoistico; forse nessuno, anche con la più grande aspirazione, arriverà così lontano.
Fai ogni giorno qualcosa che non ti piace: questa è la regola d'oro per abituarti a fare il tuo dovere senza fatica.
Chi disputa col proprio dovere è sul punto di violarlo.
Aspettare che gli altri facciano il loro dovere è il miglior alibi per non fare il nostro.
Il senso del dovere è simile ad un'orribile malattia. Distrugge i tessuti del pensiero come certe malattie distruggono i tessuti del corpo.
Spesso confondiamo il dovere con ciò che compiono gli altri e non ciò che noi stessi dobbiamo compiere.
Il dovere è sentire ciò che è grande, privilegiare ciò che è bello e non inchinarsi a tutte le convenzioni della società con le ignominie che ci impone.
Il dovere è il mio compito; non m'impedirai di compirlo.
L'istinto detta il dovere e l'intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo.
Ogni dovere porta in sé stesso la propria ricompensa.