Il mondo ha molti re e un sol Michelangelo.
E chi vòl esser gran maestro è pazzo, che proprio è un uccel perde-giornata chi d'altro che di fotter ha sollazzo; e crepi nel palazzo ser cortigiano, e aspetti che 'l tal moia: ch'io per me penso sol trarmi la foia.
I vecchi sono eunuchi del tempo.
Non ci sono le più false pazzie, che quelle che talor fanno i savi.
L'arte è una nativa considerazione de l'eccellenza de la natura, la quale se ne vien con noi da le fasce.
Il vero artista non si preoccupa menomamente del pubblico. Per lui il pubblico non esiste.
Fra tutti i tipi dell'essere umano, soltanto l'artista si assume la responsabilità di dire che non può lavorare.
Sono pochissimi quegli artisti che sappiano destare negli spettatori il sentimento della verità; colpa dei metodi d'istruzione.
L'artista non è mai morboso. L'artista può esprimere tutto.
Le arti, comprese la poesia e la letteratura, dovrebbero essere insegnate dagli artisti che le praticano, non da sterili professori.
Il vizio e la virtù non sono per l'artista che la materia prima della sua arte.
I grandi artisti non hanno patria.
La vita morale dell'uomo fa parte della materia dell'artista, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di un mezzo imperfetto. Nessun artista desidera dimostrare alcunché.
Gli artisti sono grandi maghi che rendono gli oggetti laggieri come ombre, e se li appropriano, e li fanno creature della loro immaginazione e della loro impressione.
Appena un artista ha trovato il vivo centro della sua attività, nulla per lui è così importante come mantenervisi: il suo posto non è mai, neanche per un attimo, accanto allo spettatore e al critico.