L'artista non è mai morboso. L'artista può esprimere tutto.
La società perdona spesso il criminale; ma non perdona mai il sognatore.
L'amicizia è di gran lunga più tragica dell'amore. Dura più a lungo.
Si dovrebbe godere della gioia, della bellezza, del colore, della vita. Quanto meno si parla delle piaghe della vita tanto meglio è.
Lo spreco della vita si trova nell'amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità.
Una sigaretta è il prototipo perfetto del piacere perfetto: è squisita e ci lascia insoddisfatti.
Come artista, un uomo non ha altra patria in Europa che Parigi.
Il vizio e la virtù non sono per l'artista che la materia prima della sua arte.
Essere artista ha sempre significato possedere ragione e sogni.
L'artista ignora le simpatie etiche. Per un artista una predilezione etica costituisce un imperdonabile peccato di stile.
Il progresso di un artista è un continuo sacrificio di sé, una continua estinzione della personalità.
Lo schizzo mette l'anima dell'artista molto più a nudo che l'opera d'arte.
L'individuo, il grande artista, quando viene, adopera tutto ciò che si è scoperto o conosciuto nella sua arte fino a quel momento e poi va oltre ciò che è stato fatto e conosciuto e crea qualcosa di suo.
L'artista non desidera mai dimostrare una qualsiasi cosa.
La dignità dell'artista sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo.
Fra tutti i tipi dell'essere umano, soltanto l'artista si assume la responsabilità di dire che non può lavorare.