La terra alla femmina, la patria al soldato, questa è l'ultima marcia e andiamo a morire.— Piero Jahier
La terra alla femmina, la patria al soldato, questa è l'ultima marcia e andiamo a morire.
Mi dicono pignolo, come in Italia chiamano chiunque faccia il proprio dovere.
Vengano le spose: lavìa, lasciate il pratino, l'erba seccherà da sola, ma non ripasserà l'alpino.
La patria è la fede nella patria.
Se mi interesso prima a me, il massimo che io possa conseguire, abbracciare nella mia considerazione, nel mio amore, è la patria.
Se la patria non ha debito né possibilità di nudrire del suo ogni giorno tutti i suoi indigenti, spietata cosa sarebbe inibire a questi di procacciarsi altrove la sussistenza.
La cenere dei morti fu quella che creò la Patria.
La patria considerata nella sua morale e profonda significazione è il compiuto sodamente di ciascuno verso di tutti e di tutti verso ciascuno.
Desiderare la grandezza del proprio paese è desiderare il male dei propri vicini. Chi volesse che la propria patria non fosse mai né più grande né più piccola, né più ricca né più povera, sarebbe cittadino dell'universo.
L'idea di patria è quasi morta, grazie a Dio.
Nessun profeta è ben accetto in patria.
La patria è il massimo prolungamento dell'individuo o meglio: il più vasto individuo vivo capace di vivere lungamente, di dirigere, dominare e difendere tutte le parti del suo corpo.