Il desiderio non è ciò che vedi ma quello che immagini.
Se potessi, scriverei una gigantesca enciclopedia sulle parole 'fortuna' e 'coincidenza'. È con queste parole che si scrive il Linguaggio Universale.
Tutte le battaglie nella vita servono per insegnarci qualcosa, anche quelle che perdiamo.
Il successo è poter coricarsi ogni sera con l'anima in pace.
L'amore più forte è quello capace di dimostrare la propria fragilità.
Ogni essere umano deve mantenere viva dentro di sé la sacra fiamma della follia. E deve comportarsi come una persona normale.
Infine si ama il proprio desiderio, e non quel che si è desiderato.
Il desiderio è una specie di serpe prodigioso, che quanto s'accorcia di dietro, tanto s'allunga dinanzi.
Quel desiderio era smisurato, appunto perché senza speranza.
Non si desidera ciò che è facile ottenere.
Viviamo per desiderare.
La pena, causata dal desiderio non appagato, è insignificante in confronto con quella del rimorso: la prima si trova davanti l'avvenire sempre aperto e imprevedibile; la seconda, il passato, irrevocabilmente chiuso.
La vita non ha un senso: è desiderio. Il desiderio è il tema della vita.
Se la bellezza è un'ombra, il desiderio è un lampo.
Diciamo male che il tal desiderio è stato soddisfatto. Non si soddisfano i desideri, conseguito che abbiamo l'oggetto, ma si spengono, cioè si perdono ed abbandonano per la certezza acquistata di non poterli mai soddisfare.
Non desiderare mai nulla di troppo.