Il tanto diventa poco se si desidera ancora un po' di più.
Cento delinquenti fanno meno male di un giudice cattivo.
Si può ben perdonare a un uomo di essere sciocco per un'ora, quando ci sono tanti che non smettono mai di esserlo nemmeno per un'ora in tutta la loro vita.
Non migliora affatto il proprio stato chi cambia solamente luogo e non vita e abitudini.
Non è saggio chi conosce dove si trova il tesoro, ma chi lavora per prenderlo.
Non serve tanto il desiderio di credere quanto quello di scoprire, che è esattamente il suo opposto.
Questa, o monaci, la nobile verità sulla cessazione del dolore: l'eliminazione della bramosia attraverso l'annullamento dei desideri, la rinuncia totale al desiderio, il distacco assoluto da tutto ciò che si desidera.
Solo i desideri miserevoli, quelli superflui, quelli spudorati, vengono esauditi, mentre i grandi desideri degni di un uomo rimangono inesaudibili.
Molti passano metà del loro tempo a desiderare le cose che potrebbero avere se non passassero metà del loro tempo a desiderarle.
Per il desiderio nulla è abbastanza, per la natura è abbastanza anche il poco.
Non si desidera ciò che è facile ottenere.
Viviamo per desiderare.
Tutti i nostri desideri impossibili sono il segno del nostro destino e diventano buoni per noi proprio nel momento in cui non speriamo più di realizzarli.
Mai ti è dato un desiderio senza che ti sia dato anche il potere di realizzarlo.
I desideri, anche più innocenti, hanno questo di brutto, che ci sottomettono agli altri e ci rendono schiavi.