La pubblicità ha distrutto il potere degli aggettivi più potenti.
La morte è scrutata solo da occhi viventi.
L'essenza del classicismo è venire dopo. L'ordine presuppone un certo disordine che esso viene a sistemare.
Gli altri fanno libri. Quanto a me, io faccio la mia mente.
Che se il me è odioso, amare il proprio prossimo come se stessi diviene un'atroce ironia.
Se poi l'io è detestabile, amare il prossimo come se stessi diventa un'atroce ironia.
Il potere, in se stesso, comunque lo si pratichi, comunque lo si cerchi, è un male.
Ogni potere ha bisogno di spaventare la sua popolazione, ed un modo per farlo consiste nel coprire di mistero la sua attività.
Un uomo al quale il potere dona alla testa è sempre ridicolo.
Non sottovalutate mai il potere che abbiamo di essere artefici del nostro destino.
La distinzione fra potere e forza è anche evidente in una sfera del tutto diversa: quella della devozione religiosa, nelle sue molteplici sfumature.
Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.
La grande forza del potere, che sia religioso o politico: provocare il senso di colpa da cui pretende di liberarci.
La struttura primordiale del potere, il suo cuore e il suo nucleo, si è spinta all'assurdo e giace in frantumi. Il potere è più grande ma anche più fuggevole che mai. Tutti sopravviveranno o nessuno.
Come ogni altra cosa, il potere porta in sé la propria fine.
La lotta per il potere va condotta contro di esso.