La pubblicità ha distrutto il potere degli aggettivi più potenti.
Che se il me è odioso, amare il proprio prossimo come se stessi diviene un'atroce ironia.
Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.
Il problema ai nostri tempi è che il futuro non è come è sempre stato.
Pensavo che i piedi del danzatore sapessero solo disegnare, vedo che sanno anche pensare e scrivere.
Se poi il nostro "io" è detestabile, amare il prossimo come se stessi diventa un'atroce ironia.
Il potere deve premiare chi ha le idee più chiare e la forza per affermarle.
Per acquistare il potere e conservarlo, bisogna amare il potere. E l'ambizione non s'accorda affatto con la bontà: s'accorda con l'orgoglio, con l'astuzia, con la crudeltà.
Il potere censura solo le battute che riesce a capire.
Il potere non corrompe. La paura corrompe, forse la paura di perderlo.
L'ipocrisia dei governanti non ha basi oggettive; quando essi difendono le loro buone ragioni, in realtà difendono in primo luogo se stessi, cioè il loro potere.
La cosa più difficile è definire un cammino per noi stessi. Chi non compie una scelta, agli occhi del Signore muore, anche se continua a respirare e a camminare per le strade. Perché l'uomo deve scegliere. In questo sta la sua forza: il potere delle sue decisioni.
Quando il potere non si sente controllato, inevitabilmente marcisce.
Che cos'è il potere? A pensarci bene, è una stronzata.
Il potere non si prende, si raccatta.
Il potere non sazia, anzi è come la droga e richiede sempre dosi maggiori.