Il potere, in se stesso, comunque lo si pratichi, comunque lo si cerchi, è un male.
L'ipocrisia dei governanti non ha basi oggettive; quando essi difendono le loro buone ragioni, in realtà difendono in primo luogo se stessi, cioè il loro potere.
Chi dice di non amare il potere meriterebbe di perderlo.
Ognuno vuole amici potenti. Ma loro ne vogliono di più potenti.
Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d'obbedienza fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza, però bisogna farne altrettanta per diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni.
Il potere di compiere del bene è anche il potere di comportare danni.
Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.
Da un grande potere, derivano grandi responsabilità.
Il potere sta finendo in mano ai sistemi totalitari, di fatto vere e proprie tirannidi private.
Il potere non corrompe. La paura corrompe, forse la paura di perderlo.
La conoscenza è potere.