Viaggiare è affascinante soltanto in retrospettiva.
Quando viaggio sogno veramente molto. Forse questa è per me una delle ragioni principali per viaggiare. Ha qualcosa a che fare con strane stanze, rumori e odori inusuali, con le vibrazioni, col cibo, con le ansie legate al viaggio.
La cosa più importante da mettere in valigia è un libro: probabilmente nessun compagno di viaggio sarà più generoso, originale, vivace e socievole. Penne e taccuini, naturalmente.
I turisti non sanno dove sono stati. Il viaggiatore non sa dove sta andando.
Viaggiare in lungo e in largo porta ad una sensazione di chiusura; e il viaggio, così capace di ampliare la mente all'inizio, di fatto la contrae.
L'unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell'avere nuovi occhi.
Dovunque si vada, è solo lì che si è.
Dalle stelle veniamo e alle stelle andiamo. La vita è solo un viaggio all'estero.
Non si fa un viaggio. Il viaggio ci fa e ci disfa, il viaggio ci inventa.
Viaggiare è camminare verso l'orizzonte, incontrare l'altro, conoscere, scoprire e tornare più ricchi di quando si era iniziato il cammino.
L'ideale per te è essere sempre in movimento. Se vivi sempre nello stesso posto il tuo cervello smette di funzionare.
Chi viaggia senza incontrare l'altro, non viaggia, si sposta.
Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato? Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio con quell'individuo dal quale volevi fuggire.
Una volta l'anno recati in un posto dove non sei mai stato.
Come molti viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto.