Dio ha fatto l'uomo e il peccato l'ha contraffatto.
Non v'è società vivente fuor di quella che è animata dall'ineguaglianza e dall'ingiustizia.
L'uomo conosce il mondo non per ciò che vi ruba, ma per ciò che vi aggiunge.
I discorsi non sono che rumore e i libri non sono che carta.
Il genio è una lunga impazienza.
Tra due parole, bisogna scegliere la minore.
Tutto è peccato, ammesso che esso esista. È peccato soprattutto la teologia, perché usa il nome di Dio invano.
È un peccato il non fare niente col pretesto che non possiamo fare tutto.
Ciò che viene denominato peccato è invece un elemento essenziale del progresso. Senza di esso il mondo ristagnerebbe, invecchierebbe, diventerebbe insipido.
In una bella mattina di primavera, tutti i peccati umani sono perdonati. Un tal giorno è tregua per il vizio. Mentre questo sole si offre per cauterizzare le ferite del peccato, il peccatore più vile può ritornare innocente.
Se è vero che Cristo è morto per i nostri peccati, va detto che noi abbiamo fatto di tutto per non rendere vano il suo sacrificio.
È meglio commettere un peccato con fervore che una buona azione senza entusiasmo.
Peccato, diceva un italiano, che non sia un peccato bere l'acqua. Come sembrerebbe buona!
Quando si arriva all'aspetto finanziario, ricordati che non si possono evadere le tasse sul prezzo del peccato.
Tutti i peccati sono dei tentativi di colmare dei vuoti.
Ognuno di noi si lusinga di essere un peccatore che ha molto amato e trasgredito e cerca di nascondere a se stesso e agli altri la propria gretta, codarda e timorata povertà di cuore... Per vincere l'aridità è necessario fare i conti con essa.