La musica è l'anima della geometria.
Che vale il mondo rispetto alla vita? E che vale la vita se non per esser data?
Se l'ordine è il piacere della ragione, il disordine è la delizia dell'immaginazione.
Non v'è società vivente fuor di quella che è animata dall'ineguaglianza e dall'ingiustizia.
Molti credono di avere un gusto classico e hanno soltanto un gusto borghese.
Non ci si prepara alla morte, ci si separa della vita.
La musica non esprime la passione, l'amore, la nostalgia di questo o quell'individuo in questa o quella situazione ma la passione, l'amore e la nostalgia stessa.
La musica e i gatti sono un ottimo rifugio dalle miserie della vita.
Il rock, il jazz, non è altro che una traduzione dei suoni brutti e irrazionali dell'ambiente industriale in linguaggio musicale.
Ciò che mi aspetta è nella mia anima e nella musica alla quale mi abbandono come esperienza totale: senza confine.
L'abitudine alla musica e alla fantasticheria che essa suscita predispone all'amore. Un'aria tenera e triste, purché non sia troppo drammatica, e l'immaginazione non sia obbligata a raffigurarsi l'azione, eccitando puramente al sogno d'amore, è deliziosa per le anime tenere e infelici.
Ama la musica. Essa, come la religione di Gesù, affratella i felici e gl'infelici, i grandi e i piccoli, i belli o i brutti.
La sospensione del tempo, intesa come fine di ogni coercizione, è l'ideale della musica.
La musica è l'arte gentile, la primigenia figlia del cuore umano, nata col primo amore, col primo dolore.
La musica che amo mi ricorda un piatto pugliese, riso patate e cozze. Credo nella commistione di generi che non dovrebbero sposarsi, e invece stanno bene insieme: ska, rock, pop, jazz, rap.
La musica è un ottimo narcotico, se non la prendi troppo sul serio.