Un peccato di gioventù è quando si è giovani e non lo si commette.
I partiti politici sono aperti al compromesso, le concezioni del mondo no.
Le grandi masse non sono fatte di diplomatici o di giuristi, e nemmeno di gente ragionevole, ma sono come i bimbi: ondeggianti e dubbiose.
In un mondo imbastardito e 'negrizzato' sarebbero persi i concetti dell'umanamente bello e sublime.
I grandi bugiardi sono anche grandi incantatori: solo una massa resa fanatica può essere guidata.
Lo Stato deve presentarsi come il preservatore di un millenario avvenire, di fronte al quale il desiderio e l'egoismo dei singoli non contano nulla e debbono piegarsi.
Se è vero che Cristo è morto per i nostri peccati, va detto che noi abbiamo fatto di tutto per non rendere vano il suo sacrificio.
In una bella mattina di primavera, tutti i peccati umani sono perdonati. Un tal giorno è tregua per il vizio. Mentre questo sole si offre per cauterizzare le ferite del peccato, il peccatore più vile può ritornare innocente.
Ogni peccato porta la sua punizione con esso.
Ogni volta che riscattiamo un peccato distruggiamo un po' del male che possediamo.
I peccati esigono calorie, la gola gliele fornisce.
È meglio commettere un peccato con fervore che una buona azione senza entusiasmo.
I peccati della carne non sono nulla. Sono malattie che i medici curano, se proprio devono essere curate. Solo i peccati dell'anima sono vergognosi.
Alcuni si innalzano con il peccato, altri precipitano con la virtù.
Dio ha fatto l'uomo e il peccato l'ha contraffatto.
Peccato, diceva un italiano, che non sia un peccato bere l'acqua. Come sembrerebbe buona!