La preghiera deve essere insistente. L'insistenza denota fede.
Bisogna tollerare le nostre imperfezioni, non già amarle o accarezzarle.
Abbi dolcezza verso il prossimo e umiltà verso Dio.
La vanagloria è un nemico proprio delle anime che si sono consacrate al Signore e che si sono date alla vita spirituale.
L'uomo potrà sfuggire alla giustizia umana ma non a quella divina.
Ogni giorno è un giorno in più per amare, un giorno in più per sognare, un giorno in più per vivere.
La preghiera non è un ozioso passatempo per vecchie signore. Propriamente compresa e applicata, è lo strumento d'azione più potente.
La preghiera pensata come un mezzo per realizzare un fine personale è una meschinità, è un furto. Suppone un dualismo e non una unità in natura e nella coscienza. Non appena l'uomo sarà tutt'uno con Dio, non pregherà più. Vedrà la preghiera in ogni atto.
Questo bisogna chiedere nelle preghiere: una mente sana in un corpo sano.
Non cercate tanto la forma della preghiera: basta che vi gettiate in ginocchio.
L'infantilismo del pregare: si prega per ciò che comunque si ottiene, anziché per l'irraggiungibile.
È meglio, quando si prega, avere un cuore senza parole piuttosto che delle parole senza un cuore.
Pregare. Pretendere che le leggi dell'universo vengano annullate a favore di un singolo postulante, il quale se ne confessa del tutto indegno.
Quando gli dèi vogliono punirci, esaudiscono le nostre preghiere.
Niente costa di più di ciò che si è comperato con le preghiere.
Pregare, altro vizio solitario.