La prima virtù di cui ha bisogno l'anima che tende alla perfezione è la Carità.
Chi medita cerca di conoscere i suoi difetti, tenta di correggerli e si modera negli impulsi.
Santifichiamoci e glorifichiamo il Signore.
Ogni giorno è un giorno in più per amare, un giorno in più per sognare, un giorno in più per vivere.
Bisogna far morire di giorno in giorno le nostre imperfezioni.
Calpesta i falsi allettamenti e le tirannie del mondo.
Dove manca carità, ivi manca Dio.
Lo spettacolo della carità, che viene da Dio, ha la forza di toccare e attirare la mente e i cuori degli uomini. E questo è l'unico germe di cambiamento reale nella storia degli uomini.
Passa la bellezza, come profumo all'aria, e il suo ricordo sarà un rimpianto. Dura invece la bontà, come l'incenso nel chiuso tabernacolo, la carità fatta non invecchia mai, ed è sempre sorella alla carità da farsi.
Perché ogni sorta di carità fomenta l'ozio e l'imprevidenza.
La carità è un sentimento che per lunga età annidossi nel cuore dell'uomo senza che l'uomo lo conoscesse. Fu il Cristianesimo quello che snidandolo gli diede a un tratto un meraviglioso sviluppo fra' plausi della terra e del Ciel.
La fede, che sola giustifica il peccatore, non può mai andare separata dalla carità, alla quale si accompagna sempre.
La carità è una virtù che gli elogi funebri attribuiscono senza eccezione a tutti i defunti, e questo è già sospetto.
La carità comincia a casa propria, e la giustizia dalla porta accanto.
Stupenda cosa sono i doni dell'ingegno, le ininspirazioni del genio, e la scienza; ma la dote che supera ogni altra, il pregio che tutti gli altri offusca è la carità.
Uno dei seri ostacoli al miglioramento della nostra razza è la carità indiscriminata.