La prima virtù di cui ha bisogno l'anima che tende alla perfezione è la Carità.
L'umiltà e la carità vanno di pari passo. L'una glorifica e l'altra santifica.
L'anima devota deve fuggire con ogni potere le perturbazioni e le inquietudini del cuore.
Tu puoi, fratello mio, non credere in Dio, ma Dio non cesserà mai di credere in te.
L'uomo potrà sfuggire alla giustizia umana ma non a quella divina.
Bisogna essere forti per diventare grandi: ecco il nostro dovere.
Un osso dato al cane non è carità: carità è l'osso spartito col cane quando avete fame come lui.
La vera carità è senza ostentazione; simile alla rugiada del cielo cade senza rumore nel seno degli infelici.
La carità è origine di un gran numero di peccati.
La carità verso i poveri è un dovere, e colui che dà ai poveri presta al Signore.
È assai più facile essere caritatevole che giusto.
Tante volte crediamo di avere la carità e non ne abbiamo che la finzione.
Ama la carità, e pensa che la minima è quella che si fa a denaro. Ama la carità, e pensa che più è quello che ricevi, che quello che dai.
La carità è una virtù che gli elogi funebri attribuiscono senza eccezione a tutti i defunti, e questo è già sospetto.
È cosa iniqua non stendere la mano verso chi è caduto.
Lo spettacolo della carità, che viene da Dio, ha la forza di toccare e attirare la mente e i cuori degli uomini. E questo è l'unico germe di cambiamento reale nella storia degli uomini.