Al povero va sempre male.
Anche da un nemico è possibile imparare qualcosa.
Roma può darti tante e tali donne che puoi ben dire: «Ciò ch'è bello al mondo è tutto qui».
Non si desidera ciò che è facile ottenere.
Non c'è erba che possa guarire l'amore.
Amicizia è solo una parola, ma fedeltà è una parola vana.
La povertà è la consapevolezza della mancanza. La ricchezza è la consapevolezza dell'abbondanza.
Custodiscono tutto ciò che è vita, anche se solamente li ha sfiorati, come la vecchia scatola di latta dove altri han conservato sigarette. I poveri scrutano, badano a tutto, anche per te, essi vivono ? e non dimenticano.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
La povertà più grande che c'è nel mondo non è la mancanza di cibo ma quella d'amore. C'è la povertà della gente che non è soddisfatta da ciò che ha, che non è capace di soffrire, che si abbandona alla disperazione. La povertà di cuore spesso è più difficile da combattere e sconfiggere.
È il povero che conta le sue pecore.
Uomo povero ha i giorni lunghi.
Solo chi ama conosce. Povero chi non ama!
Se non otterrò nulla dalla casa del ricco, mi daranno qualcosa alla casa del povero. Coloro che molto possiedono spesso sono avidi; quelli che hanno poco sono sempre pronti a spartirlo.
La borghesia illuminata considera il povero una miniera inesauribile di ricchezza e la sfrutta in modo che si dica poi che è un modo intelligente.
Chi si adatta bene alla povertà è ricco.