Nel giornale si trova tutto. Basta leggerlo con sufficiente odio.
E se quelli che rimangono fossero sempre i peggiori? Darwinismo capovolto.
Che uno riesca a vedere chiaramente che cos'è la vita e tuttavia la ami tanto! Forse ha il sospetto di quanto poco significhi quel suo veder chiaro.
Scrivere ti dà sollievo. Persino quando non hai niente da dire, scrivere ti dà sollievo. Ma lo sappiamo, quando non abbiamo niente da dire?
Gli uomini fuggono da chi dice sempre le stesse cose. Ma se uno le dice con sufficiente arroganza, da costui si lasciano dominare.
Successo, veleno per i topi che si usa per l'uomo, pochissimi ne scampano.
Per un giornalista un essere umano è un oggetto avvolto nella pelle.
Editorialista: il dovere di un editorialista è quello di dire la verità. Il suo mestiere è di far credere che la conosce.
Ormai è consenso comune che il popolo italiano non legge i giornali, li ripassa; ch'egli non sa che farne degli articoli di fondo, poiché gli basta il notiziario.
Tutti i giornalisti sono, per via del loro mestiere, degli allarmisti; è il loro modo di rendersi interessanti.
I giornalisti scrivono perché non hanno niente da dire, e hanno qualcosa da dire perché scrivono.
Se il giornalista è cieco vede solo le ombre. Se il giornalista non è cieco vedrà anche le luci.
Un buon giornale è una nazione che parla a se stessa.
I giornalisti si scusano sempre con noi in privato per quello che hanno scritto contro di noi in pubblico.
Il giornale è la vita. Noi viviamo attraverso le vite degli altri. Smettere di fare i giornali equivarrebbe a smettere di vivere.
I giornali stimolano sempre la curiosità: nessuno ne posa uno senza un sentimento di delusione.