L'unica cosa che valga la pena di fare, oggi, è l'essere moderni.
Amo molto parlare di niente. É l'unico argomento di cui so tutto.
La componente filistea nella vita non è l'incapacità di comprendere l'arte. Persone incantevoli come pescatori, pastori, aratori, contadini e simili non sanno niente dell'arte e sono il vero sale della terra.
Ogni volta che facciamo colpo ci procuriamo un nemico. Per essere benvoluti bisogna essere mediocri.
Perdere un genitore può essere considerata una disgrazia. Perderli tutti e due è segno di trascuratezza.
Un sognatore è uno che può solo trovare la sua strada al chiaro di luna, e la sua punizione è che scorge l'alba prima del resto del mondo.
Sono solo i moderni a diventare sorpassati.
Il programma della modernità si inceppa proprio in quella che è, sin dall'inizio, la sua idea portante: la capacità della ragione umana.
Tutti quelli che esaltano il frastuono dei mass media, il sorriso imbecille della pubblicità, l'oblio della natura, l'indiscrezione innalzata al rango di virtù, li si deve chiamare: collaborazionisti della modernità.
Quando il Moderno si presenta come "il nuovo" assoluto, in verità è già decrepito.
Moderno è l'uomo che pensa con il cervello proprio, non per ispirazione e autorizzazione di un'autorità religiosa o politica.
Il papa ha detto: "La risposta alla modernità è Cristo". Ora, io ho 44 anni e molto modestamente ho imparato una cosa nella mia vita: se la risposta è Cristo, la domanda è sbagliata.
La modernità risolve i suoi problemi con soluzioni ancora peggiori dei problemi.
La modernità non sfugge alla tentazione di identificare il permesso con il possibile.
Una sola frase basterà a descrivere l'uomo moderno: egli fornicava e leggeva i giornali.
La tua modernità sta tutta nel senso dell'irrazionale.