I moderni veri sono costretti a essere antimodernisti.
Soltanto il caso può apparirci come un messaggio. Ciò che avviene per necessità, ciò che è atteso, che si ripete ogni giorno, tutto ciò è muto. Soltanto il caso ci parla.
Sono ormai così corrotto dalla diffidenza che, se qualcuno mi confessa che cosa gli piace o non gli piace, non lo prendo affatto sul serio, o per meglio dire considero ogni cosa semplicemente come testimonianza dell'immagine che egli vuole dare di sé.
L'amore non si manifesta col desiderio di fare l'amore (desiderio che si applica a una quantità infinita di donne) ma col desiderio di dormire insieme (desiderio che si applica ad un'unica donna).
Ma che cosa sono la bellezza o la bruttezza di fronte all'amore? Cos'è la bruttezza di un viso di fronte al sentimento nella cui grandezza si rispecchia l'assoluto stesso?
L'uomo risponde della propria ignoranza.
L'usanza comune a molti letterati di disprezzare il mondo moderno è una maniera dissimulata di presumersi degni di un altro migliore.
Una sola frase basterà a descrivere l'uomo moderno: egli fornicava e leggeva i giornali.
Il moderno invecchia. Il vecchio torna di moda.
La tua modernità sta tutta nel senso dell'irrazionale.
La modernità non sfugge alla tentazione di identificare il permesso con il possibile.
Tutti quelli che esaltano il frastuono dei mass media, il sorriso imbecille della pubblicità, l'oblio della natura, l'indiscrezione innalzata al rango di virtù, li si deve chiamare: collaborazionisti della modernità.
Quando il Moderno si presenta come "il nuovo" assoluto, in verità è già decrepito.
La modernità si è compiaciuta di mostrare che il dono gratuito è uno degli eventi più rari nella vita umana.
Tutto ciò che è moderno viene, prima o poi, superato.