Niente invecchia come la felicità.
La terra è un teatro, ma ha un repertorio deludente.
Per conoscere, anche poco, se stessi, bisogna conoscere a fondo gli altri.
Non v'è Arte là dove non v'è stile.
Per conoscere qualcosa di sé bisogna conoscere tutto degli altri.
L'arte è una passione.
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per essere felice?
La felicità è conoscere e meravigliarsi.
La felicità è impossibile a chi la desidera.
E vaffanculo. È questa la parola che viene istintiva quando ti capita di sentirti inaspettatamente felice, tutt'a un tratto.
L'uomo non può essere partecipe della felicità o dell'infelicità altrui fin tanto che non si sente egli stesso soddisfatto.
La felicità è fuori dalla felicità. Non c'è felicità se non con consapevolezza. Ma la consapevolezza della felicità è infelice, perché sapersi felice è sapere che si sta attraversando la felicità e che si dovrà subito lasciarla. Sapere è uccidere, nella felicità come in tutto.
La felicità non è fatta per i mortali. Chi può dirlo? Nessuno l'ha vista.
Gli uomini, non avendo nessun rimedio contro la morte, la miseria e l'ignoranza, hanno stabilito, per essere felici, di non pensarci mai.
La felicità è nella coscienza; tenetevelo a mente.
La felicità è un vecchio fondale dipinto da una sola parte.