L'uomo che vive artisticamente la sua vita ha per cuore il cervello.— Oscar Wilde
L'uomo che vive artisticamente la sua vita ha per cuore il cervello.
Io amo i graffi. Sono le uniche cose a non essere mai serie.
Nessuno di noi riesce a sopportare che gli altri abbiano gli stessi nostri difetti.
Meglio vale godersi una rosa che esaminarne la radice sotto il microscopio.
Viviamo in un'epoca in cui il superfluo è la nostra unica necessità.
Se pretendete di essere buono, il mondo vi prende sul serio, se pretendete di essere cattivo, il mondo rifiuta di credervi, tale è la bestialità stupefacente dell'ottimismo.
Sono quelle notti che ho una voglia incredibile di vivere. Vorrei vedere due o tre film, scrivere, leggere, disegnare, o anche semplicemente guardare fuori dalla finestra. Dormire mi sembra una perdita di tempo. Mi viene voglia di imparare. Qualsiasi cosa, ma imparare.
Vivere con immensa e superba imperturbabilità, sempre al di là.
Mendicare o regnare, che importa? Abbiamo entrambi vissuto. Lascia il resto agli dèi.
Vivi il presente, sogna per l'avvenire.
Viviamo, nell'imbrunire della coscienza, mai certi di cosa siamo o di cosa supponiamo essere.
Tutti gli uomini vogliono vivere, ma nessuno sa perché vive.
Vivere senza di lui sarebbe stato, per sempre, la sua occupazione fondamentale, e da quel momento le cose avrebbero avuto ogni volta un'ombra, per lei, un'ombra in più, perfino nel buio, e forse soprattutto nel buio.
Vivere è far vivere l'assurdo.
Vivere bene è la miglior vendetta.
Bisogna seguire ciò che è comune: ma pur essendo comune il logos, la maggioranza degli uomini vive come se essi avessero una loro propria mente.