Domani torneremo a navigare l'immenso mare.
Le folgori colpiscono i monti più alti.
È bello e dolce morire per la patria.
Chi passa i mari muta il cielo, non l'anima.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
Il pane col sale placherà bene lo stomaco ululante per la fame.
Soltanto la musica è all'altezza del mare.
Tutta l'acqua del mare non basterebbe a lavare una macchia di sangue intellettuale.
L'oscurità della materia è come la profondità del mare che noi attraversiamo come pesci luminosi.
I pescatori sanno che il mare è pericoloso e le tempeste terribili, ma non hanno mai considerato quei pericoli ragioni sufficienti per rimanere a terra.
Fidati del tuo cuore se il mare prende fuoco - e vivi per amore anche se le stelle camminano all'indietro.
Mare. Non ha fondo. Immagine dell'infinito. Fa venire grandi pensieri. In riva al mare bisogna sempre avere un cannocchiale. Quando lo si guarda, dire sempre: «Quanta acqua!».
Degna di fiducia è la terra, infido il mare.
Io sono uno che viene dal mare. Il mare è silenzio, riflessione, gioia, a volte angoscia. Il mare è romanticismo ma anche energia. È tutto. Nel mare, i se, se li portano via le onde.
Una buona cura per il mal di mare è stare seduti sotto un albero.
Al rio sottile, di tra vaghe brume, guarda il bove coi grandi occhi: nel piano che fugge, a un mare sempre più lontano migrano l'acque d'un ceruleo fiume.