Oh, Dio, il tuo mare è così grande e la mia barca così piccola.
È spuntato il sole, e ogni giorno che sorge racconta un po' della nostra vita.
Sabbia a perdita d'occhio, tra le ultime colline e il mare - il mare - nell'aria fredda di un pomeriggio quasi passato, e benedetto dal vento che sempre soffia da nord. La spiaggia. E il mare.
Fidati del tuo cuore se il mare prende fuoco - e vivi per amore anche se le stelle camminano all'indietro.
Viviamo intorno a un mare come rane intorno a uno stagno.
Chi ha roba in mare non ha nulla.
Al rio sottile, di tra vaghe brume, guarda il bove coi grandi occhi: nel piano che fugge, a un mare sempre più lontano migrano l'acque d'un ceruleo fiume.
Ma un dio penetra in ogni cosa, nelle terre e negli spazi di mare e nel cielo profondo.
Il mare non è mai stato amico dell'uomo. Tutt'al più è stato complice della sua irrequietezza.
Vedesti il mare, o esule? Vedesti il lavoro eterno ed alterno dell'onda coll'onda? Così è dell'uomo: è perseguito dall'infinito, è sbattuto all'infinito. Oh fortunato se sopra il suo capo vede brillare una stella!
Il mare è insieme padre e figlio, desiderio di ritornare in lui. Il mare è l'origine della vita, la gioia, la completezza. Il mare ha lunghe braccia protettive che ti possono ricevere sempre. Il mare è un fratello che dà molto senza ricevere niente.
Il fiume è dentro di noi, il mare tutto intorno a noi.