Il rimorso è una violenta indigestione della mente.— Ogden Nash
Il rimorso è una violenta indigestione della mente.
Essere un inglese significa appartenere al club più esclusivo del mondo.
La felicità è una grattatina per ogni prurito.
Chi lavora stando seduto è pagato di più di chi lavora stando in piedi.
La mezza età è quando avete conosciuto talmente tanta gente che ogni nuova persona che incontrate vi ricorda qualcun altro.
Questo era un altro rimorso che non sarebbe mai riuscito a diventare un rimpianto.
Secondo una statistica dell'Istituto Italiano per le Ricerche sulla Formica (IIRF) il novantanove virgola nove per cento della popolazione non prova nessun rimorso dopo aver pestato una formica.
Quando, in fondo al sonno, il rimorso s'infiamma, è in esso, inconscio, la coscienza: così si attua la violenza d'amore degli dei al tribunale dei cieli.
Alla fine la storia darà ragione a qualcuno e poi non dormirà per il rimorso.
Il rimorso è, come un morso di un cane a una pietra, una sciocchezza.
Il rimorso non si lava. Non si lava nemmeno se ci pentiamo sinceramente, nemmeno se ci perdona la persona che abbiamo danneggiato. Ci sono delle anime buone che perdonano con facilità. Ma noi, vedendo la loro bontà, ci sentiamo ancora più colpevoli.
Rimorso. È il sentimento più straziante: perciò spesso noi non torniamo al male: non perché del male hai acquisito l'orrore, ma per una forse inavvertita paura del rimorso che ne seguirà.
Le vittime sono anch'esse colpevoli, se non altro dei nostri rimorsi.
La parte preparatoria dei rimorsi, di solito, è abbastanza piacevole.
Provare rimorso per una cosa sbagliata era meglio che niente, ma nessuno rimorso a posteriori poteva espiare la colpa per aver provato gusto nel far del male, fosse bruciare formiche o ammazzare prigionieri.