La saggezza consiste nell'anticipazione delle conseguenze.
La morte non è la perdita più grande nella vita. La perdita più grande è quello che muore dentro di noi mentre viviamo.
In una democrazia, l'individuo gode non solo del potere supremo, ma porta anche la suprema responsabilità.
La facoltà di sperare è il fattore più significante della vita. Vale a dotare il genere umano di uno scopo, gli conferisce la forza necessaria per mettersi in moto.
La morte non è la più grande perdita nella vita. La più grande perdita è ciò che muore dentro di noi mentre stiamo vivendo.
Chi manda la lingua avanti al pensiero non ha del saggio.
Vivere saggiamente consiste forse meno nell'acquistare buone abitudini che nell'acquistare meno abitudini possibili.
Succhiare il midollo della vita non significa strozzarsi con l'osso, c'è un tempo per il coraggio ed un tempo per la cautela ed il vero uomo sa come distinguerli.
La natura ha voluto che le illusioni esistessero per i savi come per i pazzi, affinché i primi, con la loro saggezza, non fossero troppo infelici.
Il saggio si abitua ai mali futuri e, mentre per gli altri diventano sopportabili dopo una lunga sofferenza, egli li rende tali con una lunga meditazione.
Detesto il sapiente che non è saggio per se stesso.
Il cammino della saggezza consiste nel non aver paura di commettere errori.
Un uomo non dovrebbe mai vergognarsi di confessare di avere torto. Che poi è come dire, in altre parole, che oggi è più saggio di quanto non fosse ieri.
L'uomo stolto cerca la felicità lontano, il saggio la fa crescere sotto i propri piedi.
L'intelligenza e la saggezza sono nate con l'uomo.