Se vogliamo, possiamo vivere in un mondo di illusioni confortanti.
La solidarietà rende gli individui difficilmente controllabili e impedisce che diventino un soggetto passivo nelle mani dei privati. Quindi occorre una macchina propagandistica che corregga ogni deviazione dal principio della soggezione ai sistemi di potere.
Se non crediamo nella libertà di espressione per le persone che disprezziamo, non crediamo in essa affatto.
La «vera vita» dell'uomo consiste nell'arte e nel pensiero e nell'amore, nella creazione e nella contemplazione della bellezza e nella conoscenza scientifica del mondo.
La democrazia ha bisogno della dissoluzione del potere privato. Finché esiste il potere privato nel sistema economico è una barzelletta parlare di democrazia. Non si può nemmeno parlare di democrazia, se non c'è un controllo democratico dell'industria, del commercio, delle banche, di tutto.
Il problema dei sociologi è che spesso si ritrovano a descrivere dei fenomeni privi di interesse, senza dirne niente di interessante. È la cosa peggiore. Essi presentano analisi statistiche su degli argomenti assolutamente inutili.
Più che di saper vivere, non è meglio parlare di "saper fingere"?
Vivere è la cosa più rara del mondo: i più, esistono solamente.
I giovani credono di vivere in eterno e perciò assecondano ogni pensiero e ogni desiderio. I vecchi si sono già accorti che da qualche parte c'è una fine, e che tutto ciò che si possiede e si fa per sè soli, alla fine cadrà in una fossa.
Non v'è amore per la vita senza disperazione di vivere.
A ben considerare, il nostro cosìdetto senso di vivere non consisterà, forse, nella previsione di poter ripetere infinite volte ciò che una volta campiamo?
L'arma batteriologica del secolo: il tedio. Quella che ti convince che aspettare di vivere è meno faticoso di vivere.
Che gusto c'è a vivere se non ci si può sentire vivi?
Io vivo per dominare la vita, non per essere schiavo.
Meglio combattere per qualcosa che vivere per niente.
Non si vive neppure una volta.