La felicità è vivere e io sono per la vita.
La morte è l'assoluto, è un mistero. Non bisogna averne paura, perché già il non sapere cosa succede dopo di lei è eccitante.
La felicità più che altro è un desiderio, è un'utopia.
La vecchiaia è più corporea della giovinezza, ti costringe a fare i conti con il tuo corpo, che reclama le sue esigenze. Quando sei giovane non ti accorgi di averlo, ti obbedisce. Ma poi arriva il momento che ti dice "no, questo non lo puoi fare perché sei vecchio".
La vita è una commedia abbastanza buona con un terzo atto decisamente mal scritto.
L'intero segreto per prolungare la propria vita consiste nel non fare nulla per abbreviarla.
Questa barocca stravaganza che, su questo pianeta, chiamiamo vita.
Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire.
L'anima nasce vecchia, ma ringiovanisce. È la commedia della vita. Il corpo nasce giovane e invecchia. È la tragedia della vita.
La vita è una tragedia in primo piano, ma una commedia in campo lungo.
Ho cercato di dare il massimo nella mia vita e ho sempre cercato di superare i limiti.
All'allievo che gli chiede se esiste il paradiso, il maestro Paracelso risponde dicendogli che il paradiso esiste ed è questa nostra Terra. Ma esiste anche l'inferno, e consiste nel non accorgersi che viviamo in un paradiso.
L'interesse per la malattia e la morte è sempre e soltanto un'altra espressione dell'interesse per la vita.
La gioventù, la maturità e la vecchiaia sono tre periodi della vita che potremmo ribattezzare "rivoluzione, riflessione e televisione". Si comincia col voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.