Adattarsi è sacrificare un bene remoto a un bisogno immediato.— Nicolás Gómez Dávila
Adattarsi è sacrificare un bene remoto a un bisogno immediato.
La religione non spiega nulla, complica tutto.
L'uomo di sinistra si crede generoso perché le sue mete sono confuse.
Chi sopprime le segrete connivenze tra i propri amori e i propri odi diventa un fanatico che incede tra schemi.
Il ridicolo è il tribunale supremo della nostra condizione terrena.
Le anime che non siano teatro di conflitti sono scenari vuoti. La concordia è sempre noiosa.
L'uomo si adatta a tutto, anche ai propri simili.
Chi non si adatta al mondo è sempre vicino a trovare se stesso. Chi si adatta al mondo non si trova mai, ma può diventare consigliere nazionale.
Nevrosi e psicosi sono entrambe espressioni della ribellione dell'Es contro il mondo esterno, del suo dispiacere, o, se preferite, della sua incapacità di adattarsi alla dura realtà.
Quando un uomo trascorre la propria vita sul mare poi non riesce più ad adattarsi alla vita sulla terra.
Quando si va in cucina, bisogna pur cucinare con gli ingredienti che si trovano.
Adattati alla sorte che ti è toccata, e ama gli uomini tra cui ti è toccato vivere, ma amali veramente.
È un errore doloroso e crasso la distinzione che i rivoluzionari stabiliscono tra borghesi e popolo, o nobili e popolo, o governanti e governati. La distinzione è tra adattati e disadattati: il resto è letteratura e cattiva letteratura.
La cosa più importante, riguardo all'universo, è che esso si espande sempre più e, un giorno o l'altro, si sfascerà e scomparirà. Ecco perché se la ragazza dell'ufficio di fianco ha qualche numero ma non tutte le qualità che tu vorresti, beh, conviene che t'adatti.
Un essere che s'adatta a tutto: ecco, forse, la miglior definizione che si possa dare dell'uomo.