La religione non spiega nulla, complica tutto.
Rassegnarsi all'errore è il principio della saggezza.
Il ridicolo è il tribunale supremo della nostra condizione terrena.
L'adesione al comunismo è il rito che permette all'intellettuale borghese di esorcizzare la sua cattiva coscienza senza abiurare il suo essere borghese.
Le anime che non siano teatro di conflitti sono scenari vuoti. La concordia è sempre noiosa.
Per poter essere civilizzato l'uomo deve fingere di esserlo. La capacità di ipocrisia dà la misura della capacità di incivilimento di un popolo.
La religione cattolica è un'istruzione a elemosinare il cielo, visto che sarebbe troppo incomodo guadagnarselo. I preti sono gli intermediari di questa elemosina.
Non esiste alcuna religione naturale: le religioni, tutte, sono prodotti artificiali.
Non serve religione a chi senta la sacralità del profano.
La mia religiosità consiste in un'umile ammirazione di quello Spirito immensamente superiore che si rivela in quel poco che noi, con il nostro intelletto debole e transitorio, possiamo comprendere della realtà.
Un cambiamento di religione è per l'anima come un cambiamento di lingua per lo scrittore.
Nella cosiddetta deferenza religiosa vibra costantemente un che di bizantino, se non addirittura di vile.
In nome del cibo, del sesso, del look e dello shopping, amen. Dove amen è da intendersi come il tifo per la squadra di calcio preferita. Ecco che cos'è la religione oggi.
Dove sono coinvolte questioni religiose, gli uomini si rendono colpevoli di ogni sorta di disonestà e di illecito intellettuale.
Non ci sia religione diversa da quella che consiste nell'abolire completamente la tirannide e il culto degli dèi e dei loro idoli.
Le religioni, volendo estendere il loro potere fuori del campo strettamente religioso, rischiano di non essere credute in alcun campo.