I pensieri dell'avaro sono pesanti e lividi come il metallo ch'egli ama.
La superbia è de' vizii il più frequentemente punito, e il più difficilmente sanabile.
Il mondo chiama onesta la donna che con gli ornamenti della persona ad arte vestita, ad arte ignuda, con gli atti, gli sguardi, le parole accennanti ad amore, s'ingegna di suscitare quanti può desiderii, ma non degna saziarli perché i desiderii suoi sono altrove.
Diffidare dell'uomo è un corromperlo.
Chi non sente l'amicizia de' luoghi, non ama davvero né le persone.
Se vuoi eliminare l'avarizia, devi eliminare sua madre: la prodigalità.
Non si trova nessuno che voglia dividere il suo denaro: ma a quanti ciascuno distribuisce la sua vita! Sono stretti nel tenere la borsa; appena si tratta di perdere tempo, sono larghissimi in quella sola cosa in cui è virtù l'avarizia.
Il prodigo è arrogante, l'avaro è meschino. La meschinità è meglio dell'arroganza.
L'avarizia accumula ricchezze che usa per il tornaconto personale, non nell'interesse collettivo.
L'avarizia com'è noto ha una fame da lupo e quanto più s'ingrassa tanto più si fa insaziabile.
L'avarizia impedirà a un uomo di finire in miseria, ma in genere lo rende troppo pauroso per consentirgli di diventare ricco.
Il generoso sta al prodigo come il parsimonioso all'avaro.
Gli uomini odiano coloro che chiamano avari solo perché non ne possono cavar nulla.
Il parsimonioso è il più ricco degli uomini, l'avaro il più povero.
La disdetta dell'avaro è che non riesce a infilarsi nella fessura del salvadanaio.