Diffidare dell'uomo è un corromperlo.
Non è coraggio senza pazienza, non è gioia senza fatica, non è forza senza dolcezza, senza umiltà non è gloria.
Amicizia generosa: questo titolo li comprende in sè tutti.
La superbia è il più frequentemente punito e il più difficilmente sanabile di tutti i vizi.
Il piacere misto al dolore, è l'unica felicità sulla terra. Piacere mero fa l'anima stupida e dura.
L'umiltà ci rende forti, e poi sapienti; l'orgoglio, deboli e stolti.
Chi sollecita il vostro perdono mira soprattutto a disarmare il vostro spirito ed a sopire la vostra diffidenza per colpire ancora meglio.
La nostra diffidenza giustifica l'inganno altrui.
Bisogna diffidare di due categorie di persone: quelle che non hanno personalità, e quelle che ne hanno più di una.
E così anche noi, diretti discendenti dei greci, siamo cresciuti con una sana diffidenza verso ogni forma di produttività eccessiva.
Le meno astute delle donne hanno un'infinità di trappole; la più sciocca trionfa grazie alla poca diffidenza che ispira.
Il cuore è una bestia della quale è prudente diffidare. Anche l'intelligenza è una bestia, ma per lo meno non parla d'amore.
Quanto più una persona è intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo.
Sfiducia. - La sfiducia in se stessi non sempre se ne va timida e insicura, ma a volte è quasi frenetica; per non tremare si è ubriacata.
Si è più spesso ingannati dalla diffidenza che dalla fiducia.