La diffidenza verso gli altri nasce anche dalla sfiducia in noi stessi.
Niente ci fa più piacere dei dispiaceri dei nostri nemici.
Quando un politico comincia a mentire vuol dire che sa ciò che vuole.
Il vero ozio dev'essere una scelta.
Quanta gente sarebbe più seria se non si prendesse troppo sul serio.
È triste avere senza essere, ma com'è difficile essere senza avere.
Chi diffida, si fa savio.
La diffidenza rende tristi.
Il cuore è una bestia della quale è prudente diffidare. Anche l'intelligenza è una bestia, ma per lo meno non parla d'amore.
Ancora oggi, dopo la Shoah, l'odio razziale assume la forma insidiosa della diffidenza e del disprezzo fino alla violenza. Contro la viltà e l'egoismo, anche nel nostro tempo, serve il coraggio della verità contro l'inganno, la menzogna, l'infamia.
Le meno astute delle donne hanno un'infinità di trappole; la più sciocca trionfa grazie alla poca diffidenza che ispira.
L'uomo arriva a diffidare della parola, pende da un sapere presunto. Il voto rimpiazza la discussione, la cabina elettorale il tavolino del caffè. Il cittadino si siede dinanzi allo schermo e tace.
Nessun più sicuro segno di debolezza che il diffidare istintivamente di tutto e di tutti.
Utilizzare i propri vizi, diffidare delle proprie virtù.
Negli affari di questo mondo gli uomini si salvano non per la fede, ma per la diffidenza.