L'amicizia fugge dalla ricchezza, come colomba dal falco.
L'umiltà ci rende forti, e poi sapienti; l'orgoglio, deboli e stolti.
I pensieri dell'avaro sono pesanti e lividi come il metallo ch'egli ama.
L'arte di farsi amare e stimare, è l'arte di ben conoscere il fine non delle azioni altrui ma sì delle proprie.
L'aspettazione del piacere è talvolta più tormentosa della paura.
Nell'amico c'è qualcosa di noi, un nostro possibile modo di essere, il riflesso di una delle altre identità che potremmo assumere.
La molecola dell'amicizia è l'incontro e l'amicizia è una filigrana di incontri con la stessa persona.
Apprezza gli amici fintanto che sono attorno; non puoi mai sapere quando se ne andranno.
L'amico certo si riconosce nei pericoli.
Poche amicizie sopravvivrebbero, se ciascuno sapesse ciò che il suo amico dice di lui in sua assenza, benché parli sinceramente e senza passioni.
Come comportarsi con gli amici? Come vorremmo che loro si comportassero con noi.
Non si fa degli amici chi non si è mai fatto un nemico.
Prima di chiamare il medico, chiama il tuo amico.
Le donne hanno interesse a mostrarsi incapaci di sentire l'amicizia; mettono gli uomini nella necessità di non chieder loro che dell'amore.
Il saggio non soffre di più se messo alla tortura egli stesso, che quando il suo amico è messo alla tortura...