La pace è il primo dei bisogni e la prima delle glorie.
La religione è ciò che trattiene il povero dall'ammazzare il ricco.
Bisogna saper vincere il nostro cattivo umore.
Gli uomini sono rari.
Bisogna saper perdonare e non rimanere in un atteggiamento ostile, offensivo per il vicino e per noi stessi. Bisogna conoscere le debolezze umane, piegarvisi anziché combatterle.
I soldati capiscono solo la guerra, la pace li confonde.
La pace è come un bambino che sorride ogni volta che lo si guarda.
La pace non è assenza di guerra: è una virtù, uno stato d'animo, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia.
Anche tu dovresti stancarti combattendo per la pace, oppure morire.
Tutti i popoli sono per la pace, nessun governo lo è.
In definitiva, la pace si riduce al rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo ‐ opera di giustizia è la pace ‐ mentre la guerra nasce dalla violazione di questi diritti.
Quelli che sono in grado di vincere una guerra possono raramente realizzare una pace conveniente, e quelli che possono realizzare una buona pace non hanno mai vinto una guerra.
Servire e far servire per primi i più sofferenti, è la sorgente della vera Pace.
Se metti su una bilancia da una parte i vantaggi e dall'altra gli svantaggi, ti accorgi che una pace iniqua è molto meglio di una guerra equa.
La pace è un pericolo costante: le guerre scoppiano sempre in tempo di pace.