Ogni parola parlata è una divinità momentanea.— Marshall McLuhan
Ogni parola parlata è una divinità momentanea.
Ogni tecnologia è un prodotto di base per una comunità, come una materia prima naturale.
Le parole e la saggezza non si incontreranno mai.
Il rock, il jazz, non è altro che una traduzione dei suoni brutti e irrazionali dell'ambiente industriale in linguaggio musicale.
In una cultura abituata da secoli a frazionare ogni cosa al fine di controllarla, può essere sconcertante scoprire che il medium è il messaggio.
Nella società odierna la diffusa affettazione dei comportamenti è un immenso catafalco di servilismo sorridente e di adulazione sollecita che soffoca ogni movimento spontaneo di pensiero o di sentimento.
Si dicono parole che lasciano dietro conseguenze e significati. Si fanno gesti che possono ferire, per volontà espressa o per leggerezza. O per il semplice timore di essere feriti.
Troppo spesso le parole sono state usate, maneggiate, rivoltate, lasciate esposte alla polvere della strada. Le parole che cerchiamo pendono accanto all'albero,: con l'aurora le troviamo, dolci sotto le fronde.
Le parole possono avere un potere enorme, quando sono le parole giuste al momento giusto.
Chi non è certo di nessun dato di fatto, non può neanche esser sicuro del senso delle sue parole.
Le parole non sono mai pazze... è la sintassi che è pazza.
Ammazza più la gola che la spada.
La parola è l'ombra dell'azione.
La parola, la madre del pensiero.
Tra due parole, bisogna scegliere la minore.
La parola è lo specchio dell'anima, appena un uomo parla, rivela ciò che è.