La parola, la madre del pensiero.
La vita è uno sforzo che sarebbe degno di miglior causa.
Quando il sole della cultura è basso, i nani hanno l'aspetto di giganti.
Non l'amata che è lontana, ma la lontananza è l'amata.
Che la cultura sia la quintessenza di tutto ciò che si è dimenticato è una giusta nozione. Oltrepassato quel punto, la cultura è una malattia e un peso per chi sta intorno alla persona colta.
C'è una oscura regione della terra che manda per il mondo degli esploratori.
Le parole possono ferire o spezzare il cuore, e anche l'anima. Non lasciano lividi, non rompono le ossa; perciò, per chi fa male con le parole non c'è la prigione.
Le parole possono avere un potere enorme, quando sono le parole giuste al momento giusto.
Abituati a considerare con estrema attenzione le parole degli altri, e per quanto puoi entra nell'anima di chi sta parlando.
Certe parole sembrano possedere un potere magico formidabile. Migliaia di uomini si son fatti uccidere per parole di non hanno mai compreso il significato, e spesso anche per parole che non hanno nessun significato.
Non ci sono più parole potenti. Capita di dire "Dio" solo per pronunciare una parola che una volta era potente.
Ben di rado avviene che le parole affermative e sicure d'una persona autorevole, in qualsivoglia genere, non tingano del loro colore la mente di chi le ascolta.
Giova la parola a nascondere il pensiero, ma anche troppo spesso a nasconderne la mancanza.
Perché le parole d'amore, che sono sempre le stesse, prendono sapore delle labbra da cui escono?
La parola è l'ombra dell'azione.
Ogni parola è un pregiudizio.